Viaggi Vacanza in Corsica |
Mezzo: Piaggio
Vespa 125 primavera ET3 del 1982 con all'attivo 62000 km.
Periodo:
estate 1997 (primi 15 g.g. di Agosto)
Finalmente arriva il momento delle sospirate vacanze estive e per quest' anno la meta prescelta e la Corsica, isola con tanto mare, e questo non potrebbe essere altrimenti, ma con altri aspetti interessanti con i suoi monti a 2000 metri e siti archeologici.
Tutto pronto per la partenza ... Nessun problema ? ? ?
Ed invece no, poichè la moto prescelta (una gia anzianotta Yamaha 600) decide una settimana prima di lasciarci a piedi vendendo al diavolo la sua centralina elettronica.
Arrivati a questo punto con il posto traghetto gia prenotato per un 2 ruote (e comunque in Corsica bisogna andarci con un 2 ruote se si vuole assaporarla... e con il pezzo di ricambio della moto introvabile la vacanza sembrava ormai compromessa, appunto sembrava..... a questo punto entra in scena lei la famigerata Vespetta, che in anni passati mi aveva scorrazzato per mezza Europa ed era stata compagna fedele per tantissimi cilometri, e forse anche per questo mai abbandonata (vedi le vendite per acquisto auto o fiammante motocicletta .... ) cosi come era in garage, con una bella gomma nuova posteriore, un portapacchi anteriore e l'assicurazione temporanea l'avventura ha inizio.
Vi lascio immaginare come potevamo essere messi, gia la Primavera di per se non e un gigante, poi mettici borsa con tenda dietro, borsone e cose varie davanti e 2 persone sopra, la poverina scompariva quasi alla vista.
La prima tappa e stata Sassuolo - Livorno effettuata in giornata via Abetone (e qui iniziano i primi dolori in salita con medie stratosferiche dei 30 km allora e buona parte in 2° e alcuni casi in 1° ... ) imbarco a Livorno per Bastia, arrivo al porto di Bastia dopo l'attraversata (e qui iniziano le cose comiche, come quando sbarco dalla nave in mezzo a tutti gli altri motocicilsti sentendomi molto moscerino ....
Al nostro cospetto loro sembravano delle astronavi spaziali) e come prima tappa St. Florent.
A dire la verità abbiamo cercato di effettuare il famoso giro del dito, ma vuoi per la distanza, vuoi per le strade non certo adatte a un 2 ruote piccole, cariche e scoppiate ... (gli ammortizzatori) la nostra visita si ferma poco dopo la famosa spiaggia nera di Nonza (non dopo aver preso un bel temporale... il viaggio riprende il giorno dopo con destinazione Calvi con l'attraversamento del famigerato deserto Des Agriates, sicuramente molto suggestivo ma non certo per la povera Vespa e le nostre povere schiene...... Calvi vale proprio la pena di passarci un paio di giorni sia per il mare, sia per visitare la cittadella (con la sede della legione straniera) poi dopo questo meritato riposo il viaggio riprende verso la città di Porto effettuando il tragitto forse più spettacolare della Costa Corsa, quella costa tutta frastagliata e disabitata che da verso la Spagna, tralasciando sempre lo stato della strada, il traffico agostiano, e in alcuni punti le code dei camper ..... Porto e una bella cittadina, ma il bello e tutto attorno, le piccole spiaggette che si trovano scendendo stradine impervie (e finche si scende... la risalita era più agonizzante) la possibilità con pochi chilometri di essere gia in alta montagna direzione Col de Vergio e quindi di essere dappertutto ma non certo in mezzo al mare... dopo un paio di giorni ed aver visitato le famose calanche (con tutte le loro sfumature al tramonto) si riprende direzione sud esattamente Propriano che si trova un bel pò di km più giù ....
La
giornata passa praticamente tutta sulla sella della Vespa, con i suoi salti, i
salitoni affrontati allegramente in 1° marcia e altrettante discesone con la
solita marcia.... ma il bello non
era finito perchè la destinazione finale, cioè Proppiano, viene cambiata con Bonifacio,
quindi guardando dopo la cartina ci si rende conto che abbiamo attraversato
praticamente mezza Corsica in un giorno....
Dopo essere
arrivati a Bonifacio (ed essermi sorbito le lamentele della dolce
Per il
ritorno, visto che sarebbe stato troppo facile ritornare a Bastia per l'altro
lato della Corsica, pensiamo bene di attraversare le Bocche di Bonifacio e
arrivare a S. Teresa di Gallura per imbarcarci a Golfo Aranci
La
sorpresa e che a Golfo Aranci non c'è più posto sulla nave (e noi che
confidavamo sul nostro microbo .... ), quindi non ci rimane che scendere a Olbia
e imbarcarci nella notte.
L'arrivo e
sempre a Livorno, ma il ritorno avviene via Fivizzano e Passo del Cerreto con
relative soste tonificanti per noi ma soprattutto per la Vespetta che comincia
proprio a non poterne più (probabilmente la marmitta non riesce più a
scaricare .... dopo 10 anni di attività).
Il viaggio
di per se non ha niente di straordinario se effettuato con mezzi in forma, ma
con una Vespetta praticamente d'epoca e organizzato in fretta e furia forse un po
lo e’...
Ritornando
verso casa, nella mia ingenuità, mi balena nella testa di scrivere alla Piaggio
per ringraziarla per avermi dato un mezzo cosi particolare ed
Mentre
rimane in mente con un bellissimo
Un
bellissimo sorriso che, se ci fate caso, accompagna tutti i
Claudio
Ultima revisione 04/03/01